Il Volantinaggio a Roma – fra speculazioni e false leggende

volantinaggio a roma

In questo articolo parleremo del volantinaggio a Roma, fra speculazioni e false leggende.

Sei un’imprenditore o ti occupi di marketing per’un azienda a Roma? Probabilmente penserai che il volantinaggio a Roma sia fattibile, semplice e che sia la miglior soluzione per la tua azienda. Potrebbe essere così ma per rispondere a questa riflessione dobbiamo essere consapevoli di cosa significhi veramente distribuire volantini in una città come Roma.

Innanzitutto perchè sto parlando di Roma e non di una città in generale? Principalmente per due motivi:

  1. Ogni zona è diversa; distribuire volantini in una città come Firenze ha delle differenze sostanziali rispetto ad un volantinaggio a Roma.
  2. Io parlo solo di quello che conosco ed è impensabile poter conoscere dettagliatamente ogni area del nostro paese, perciò finirei per essere impreciso.

Detto questo, se stai ancora continuando a leggere l’articolo spero che tu abbia capito che quello che sto per dirti non è applicabile ad ogni area del paese e non tratta di un concetto generico della distribuzione dei volantini. Adesso andiamo ad analizzare se la scelta migliore per te sia il volantinaggio a Roma o meno.


Chi sei?

Si perchè tu lo sai, ma io no. Ogni azienda ha delle caratteristiche particolari in base alla grandezza dell’azienda stessa, il target di riferimento e il budget che vuole investire in pubblicità. Facciamo degli esempi:

Tipologia di azienda:

  • Piccolamedia Impresa: solitamente composta da una sede da 1 a 5 operatori (commessi, venditori, professionisti, etc.) ed un raggio d’azione limitato: locale o regionale.
  • Grande Azienda: di solito ha più di un punto vendita in diverse città e questi sono spesso non accessibili al pubblico (magazzini, uffici, etc.) ed ha un raggio d’azione più ampio: regionale, nazionale o internazionale.

Se fai parte del primo caso il volantinaggio a Roma potrebbe essere una buona opzione per te ma potrebbe avere un onere elevato. Tieni presente che la pubblicità di successo di un’azienda deve avere delle caratteristiche standard ed una di queste è la costanza nel tempo. Effettuare una distribuzione massiccia su un’area più o meno vasta potrebbe portare dei buoni risultati, ma se questa operazione non viene ripetuta a cadenza mensile o bimestrale l’investimento iniziale potrebbe non riscuotere il giusto effetto sul lungo termine. Effettuare una distribuzione mensile ha dei costi che potrebbero essere troppo alti per un’azienda di piccole o medie dimensioni e spesso la soluzione adottata è il restringimento del raggio d’azione, giusto? Sbagliato!

Tieni conto che il tuo volantinaggio a Roma non sarà destinato solo alle persone che abitano vicino alla tua sede, perchè Roma è una città ricca di intrecci e scambi. Chi abita in un quartiere spesso si muove ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro dall’altra parte della città attraverso i mezzi pubblici o la propria auto. Limitare il raggio d’azione al tuo quartiere significherebbe precludersi la possibilità di raggiungere tutte le persone che non abitano vicino a te ma che magari passano spesso davanti la tua azienda per altri motivi. Quante volte ti è capitato di ricevere il messaggio pubblicitario di un’azienda che non ti è vicina ma che, per caso, si trova sul tuo percorso? Beh, non è un caso.

Se, invece, sei il responsabile marketing di una grande azienda allora probabilmente il volantinaggio a Roma non sarà il tuo unico canale pubblicitario. Per capire se e quanto ritorno hai da questa forma pubblicitaria la cosa migliore è differenziare i canali: crea offerte specifiche per ogni canale e, se puoi, differenzia anche i contatti aziendali. Per esempio, se un cliente contatterà la tua azienda per un’offerta accessibile solo da volantino o userà una linea (telefonica o via mail) presente solo sul volantino tu potrai sapere con esattezza che quel cliente è stato acquisito (o “convertito, per usare un termine tecnico) da quel canale specifico.
Sommando le varie conversioni di ogni canale e paragonandole a diversi budget investiti potrai trarre le tue conclusioni e decidere se continuare ad investire sul volantinaggio a Roma (o su altre città) o meno.

Il budget di riferimento (esclusivo per la distribuzione di volantini ed a cadenza mensile):

  • Budget mensile basso: in questo caso le opzioni possono essere due; l’azienda non ha possibilità o volontà di investire molto in pubblicità in genere oppure l’azienda ha già un budget stanziato su altri canali pubblicitari ed ha poco budget residuo da incanalare nella distribuzione di volantini.
  • Budget medioalto: anche qui possiamo avere due casi differenti; il budget aziendale è medio alto ma viene stanziato tutto sulla distribuzione, oppure il budget aziendale è molto alto ed una parte sostanziale viene stanziata  per la distribuzione mantenendo però attivi diversi canali pubblicitari.

Nel primo caso, se avete poca possibilità di investire in pubblicità io vi sconsiglio la distribuzione di volantini ed, in particolare, il volantinaggio a Roma. Questo perchè quello che richiedete è un servizio oneroso e complesso che non può essere fatto da un’azienda non specializzata e che ha dei costi vivi alti. Perciò se qualcuno vi offre di farlo sotto costo rispetto al prezzo di mercato probabilmente c’è qualcosa che non va.

Risparmiare nella distribuzione non è mai una buona idea. Esistono altre forme pubblicitarie con costi meno alti che potrebbero fare al caso vostro. Nel secondo caso dove l’azienda dedica poco budget alla distribuzione ma ha altri canali attivi la situazione non cambia molto. In questo caso il mio consiglio è quello di incrementare il budget sui settori già attivi in base ai risultati di un’analisi di settore accurata che vi possa dire con esattezza quanto riscontro avete per ogni settore, oppure se volete aumentare i canali pubblicitari provate un settore dai costi più abbordabili ed eviterete di incappare in distribuzioni a prezzi scontati con risultati scarsi.

Quando il budget è alto tutto va bene, in teoria.

Beh, non è sempre così. La pubblicità non è una scienza esatta e perciò quando un cliente mi mette a disposizione un budget elevato l’aspettativa aumenta, insieme alla pressione. Avere un budget molto alto da stanziare mensilmente è sicuramente una buona cosa perchè esclude il problema precedente, dove non vi era probabilmente la condizione di supportare i costi nel lungo termine. Detto questo, però, la cosa migliore è sempre suddividere il budget in più canali pubblicitari invece di investire tutto su uno.
Di conseguenza se hai ricevuto dei preventivi di importi inferiori al tuo budget mensile non ti consiglio di aumentare i quantitativi o la frequenza del tuo volantinaggio a Roma, bensì di sfruttare quel capitale in eccesso su altri canali. E’ ovvio che se investi il 70% del budget su un canale ed il restato 30% su un altro dovrai misurarne i risultati in proporzione; probabilmente il canale pubblicitario con un budget più basso ti porterà meno riscontro di quello col budget più alto, ma questo non significa che unire il 100% del tuo budget su un unico canale sia la soluzione adatta.

Arriviamo alla sezione finale, ma anche la più importante secondo me: il target. Esistono diversi tipi di azienda ma noi, per semplificare, li divideremo in due gruppi:

  • Target di nicchia: sono aziende che si rivolgono ad una tipologia ristretta di persone (caccia e pesca, artigianato di alta qualità, prodotti di lusso, gioielli, etc.) e che perciò devono selezionare attentamente il proprio target perchè non sono rivolati a tutti.
  • Target flessibile: sono quelle aziende che si rivolgono ad un target potenzialmente ampio ma che offrono servizi che variano nel tempo e di lungo consumo (agenzie immobiliari, mobili, automoto, viaggi, etc.). I loro clienti esprimono il bisogno di acquistare un determinato prodotto o servizio in momenti particolari della vita ma non hanno una profilazione particolare. Tutti noi potremmo acquistare una casa prima o poi, ma ci interesserà solo quando saremo in condizione di farlo.
  • Target esteso: sono aziende che offrono prodotti o servizi di largo consumo e che sono potenzialmente interessanti a tutti (settore alimentare, abbigliamento, telefonia, etc.).

Nel caso del target di nicchia abbiamo principalmente un problema: il nostro volantinaggio a Roma non farà una selezione del target. Il nostro messaggio perciò arriverà a tutti i residenti in quella zona ma la maggior parte di loro probabilmente non saranno interessati. Che fare allora? Cambiamo canale, il volantinaggio non fa per noi.

Se abbiamo un target flessibile invece? In questo caso possiamo essere potenzialmente interessanti a tutti, ma quanti di questi saranno interessati a noi adesso? Non lo sappiamo, o almeno non possiamo saperlo utilizzando questo canale. Risposta? In questo caso consiglio di effettuare il volantinaggio a Roma solo come canale di supporto ad un altro che possa offrirci una profilazione più dinamica, come il social network, ad esempio.
Abbiamo, infine, l’esempio del target esteso. In questo caso il volantinaggio è perfetto per noi: interessiamo a tutti arriviamo a tutti. Semplice no? In questo caso, però, c’è da tenere particolarmente sotto controllo l’offerta con la quale ci presentiamo attraverso il nostro volantino. Un settore con un molto target esteso prevede anche una concorrenza abbastanza agguerrita. Questo significa che non basterà effettuare una distribuzione a cadenza mensile se le offerte che proponiamo sono meno accattivanti di quelle della nostra concorrenza.

Conclusioni

Insomma, ci sono dei casi in cui il volantinaggio a Roma è fortemente consigliato, casi in cui invece è preferibile utilizzare un supporto di un’altro canale e casi ancora dove è consigliato prendere un’altra strada. Ogni caso, però, è a sé e deve essere analizzato e studiato singolarmente.

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